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LE VITTIME PIÙ GIOVANI
Quando viene consumato da madri in gravidanza, l’alcol entra nel sistema circolatorio e passa attraverso la placenta ed entra nel feto (il bambino non ancora nato).
L’alcol può danneggiare un feto a qualunque stadio della gravidanza, ma è ancora più serio nei primi mesi. C’è il rischio di difetti della nascita causati dall’alcol, inclusi deficienze nella crescita, anomalie facciali e danni al cervello ed al sistema nervoso.
L’alcol si è portato via la vita di molti artisti di talento, musicisti e scrittori nei decenni passati. Eccone alcuni:
John Bonham (1948-1980): L’eccesso di alcol ha portato alla tragica morte del batterista dei Led Zeppelin, John “Bonzo” Bonham, meglio conosciuto per il suo assolo nella canzone “Moby Dick”. È stato trovato morto per asfissia da vomito dopo una notte in cui aveva bevuto in modo eccessivo, nel periodo in cui stava facendo le prove per la sua imminente tournée.
Steve Clark (1960-1991): Chitarrista dei Def Leppard. Era un forte bevitore, è morto nella sua casa di Londra per una combinazione letale di alcol e droghe.
Michael Clark (1946-1993): Musicista americano, batterista dei The Byrds. È morto per problemi al fegato dopo tre decenni di pesante consumo di alcolici.
Brian Connolly (1945-1997): Vocalista rock scozzese e cantante leader degli Sweet. Il suo problema di alcolismo, gli ha causato l’abbandono della band nel 1978; si è riunito al gruppo negli anni successivi ma l’alcolismo aveva danneggiato la sua salute ed è morto per problemi al fegato nel 1997.
Oliver Reed (1938-1999): Attore britannico conosciuto per il suoi ruoli in Oliver!, Donne in Amore, I Tre Moschettieri e Il Gladiatore. È morto per un improvviso attacco di cuore durante una pausa mentre girava il film Il Gladiatore. Era seriamente intossicato dopo aver bevuto 3 bottiglie di rhum, 8 bottiglie di birra e numerosi doppi whisky.